La Val di Cembra è Paesaggio storico rurale d’Italia: il futuro del Trentino è qui

Festa rimandata causa Covid-19, ma il Comitato locale esulta: “Nuovo slancio a territorio ed enoturismo”

Settecento chilometri di muretti a secco e un’identità precisa e unitaria, legata alla viticoltura eroica. Era solo questione di tempo per la Val di Cembra, che si è vista riconoscere ufficialmente il titolo di Paesaggio storico rurale d’Italia.

L’audit all’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale del Mipaaf, conclusosi positivamente sul finire dell’estate, sancisce di fatto l’inserimento della valle del Trentino nell’apposito registro nazionale.

Un percorso avviato nel 2015 in accordo tra realtà pubbliche e private della sponda sinistra dell’Adige, sotto l’egida del presidente del Comitato promotore, Damiano Zanotelli. Il dossier per la candidatura, finito nel 2019 nelle mani dell’ex ministro Gian Marco Centinaio, ha accolto il favore della subentrata titolare del dicastero, la ministra Teresa Bellanova.

Il riconoscimento a Paesaggio storico rurale d’Italia è tuttavia solo propedeutico al riconoscimento di “Patrimonio agricolo a rilevanza mondiale” (Ghias), la rete di siti dalla Fao di cui fanno già parte, in Italia, la “Fascia olivata Assisi-Spoleto” e, dal novembre 2018, le colline del Soave, in Veneto.

Proprio nel giorno in cui prendono il via le degustazioni della XVII edizione del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, vitigno simbolo della valle, è grande la soddisfazione espressa da Renzo Folgheraiter (nella foto, sotto) neo presidente del Comitato Mostra Valle di Cembra.

“Questo riconoscimento – commenta a WineMag.it – ci consentirà di veicolare con maggiore forza le peculiarità del nostro territorio, vocato da sempre alla viticoltura eroica. L’associazione Vi.Va.Ce. si è data molto da fare per valorizzare il binomio muretti a secco e vino”.

“L’ufficialità dell’ingresso della Val di Cembra nel Registro dei Paesaggi storici rurali d’Italia – conclude Folgheraiter – non può che essere di ulteriore slancio per la promozione di una valle dalle grandissime potenzialità, grazie al particolare ed unico terroir in grado di regalare vini di grandissimo profilo”.

In particolare, la stesura del dossier è stata realizzata con il sostegno della Comunità della Valle di Cembra e i fondi Leader del Gal Trentino Centrale. L’Osservatorio del Mipaaf ha riconosciuto “l’integrità nel tempo dei vigneti terrazzati sostenuti da oltre settecento chilometri di muretti a secco della valle”, fotografati oggi e comparati con il materiale storico del 1954 e del 1860.

La celebrazione del titolo e la presentazione ufficiale al pubblico del dossier, prevista per sabato 17 ottobre a Cembra Lisignago, è stata rimandata a data da destinarsi, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Superata la fase critica, la Valle potrà tornare a concentrarsi sul risultato. Con un motivo in più per credere nello sviluppo ulteriore dell’enoturismo.

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